GenovaSuperba WebTV | Quartieri > Albaro

C'era una volta una collina ubertosa, ricca di orti e frutteti, dove i ricchi genovesi amavano costruire belle ville per la loro villeggiatura estiva Ville e “ospiti illustri” Lord Byron con una vecchia carrozza a quattro cavalli, provenie...

Albaro

C'era una volta una collina ubertosa, ricca di orti e frutteti, dove i ricchi genovesi amavano costruire belle ville per la loro villeggiatura estiva

Albaro Storica - Collina

Albaro Storica - San Francesco

Ville e “ospiti illustri”

Lord Byron con una vecchia carrozza a quattro cavalli, proveniente da Sestri Levante, giunse ad Albaro, verso la fine di settembre del 1822. Prese in affitto Casa Saluzzo, mentre la vedova di Shelley, il poeta scomparso in mare a Lerici, e suo grande amico, (che lo accompagnava) prese una stanza nella vicina Casa Negrotto. Lì, alla confluenza con via Pozzo sorge villa Bombrini, dove soggiornava la famiglia De Andrè nei mesi estivi e dove Fabrizio compose le prime canzoni. Percorrendo verso il mare l’antica creuza San Nazaro, incontriamo, tra le altre, villa Bagnarello conosciuta come la “prigione rossa” dove soggiornò Charles Dickens che poco dopo raccontò… “Genova è tutta un contrasto; è la città più sporca e più pittoresca, più volgare e magnifica, repulsiva e più deliziosa che esista […] Fui deposto in un piazzale d’aspetto triste, ingombro di erbacce, il quale apparteneva ad una casa rosa, che pareva una prigione, e mi fu detto che io abitavo lì.

Con la denominazione di "San Francesco d'Albaro" è stato comune autonomo fino al 1874, quando insieme ad altri cinque comuni della bassa val Bisagno fu inglobato nel comune di Genova. Centro rurale, ma già sede fin dal Cinquecento di prestigiose residenze patrizie, dopo l'annessione a Genova è divenuto uno dei più eleganti quartieri residenziali cittadini.

Fino al XIV secolo la collina di Albaro, raggiungibile solo da San Martino lungo stradine di campagna tra orti e vigneti, era scarsamente popolata, con poche case rustiche isolate al centro dei poderi ed alcune chiese appartenenti a ordini monastici. Il litorale, con le sue alte scogliere, non permetteva la presenza di insediamenti: solo all'estremità orientale, dove le rocce scendevano al livello del mare permettendo l'approdo delle barche, venne a formarsi il borgo di pescatori di Boccadasse.

Tra il XVI e il XVIII secolo le famiglie dell'oligarchia che governava la Repubblica di Genova fecero costruire grandi palazzi di villeggiatura nei dintorni della città e la collina di Albaro divenne uno dei loro luoghi di villeggiatura preferiti.

Albaro reazionaria

Nel 1797 la linea della storia della Repubblica di Genova fu sconquassata con la nascita della Repubblica Democratica Ligure, a seguito del dilagare delle idee rivoluzionarie “esportate” dall’esercito di Bonaparte.

In quei secoli Albaro, visto dal colle di Carignano, nell'incisione di Antonio Giolfi eseguita nel Settecento, presentava gruppi di ville e case isolate tra le quali spuntavano i campanili delle numerose chiese, oggi in gran parte scomparse. Il progetto di espansione verso levante interessò nel nuovo secolo la collina di Albaro: il piano regolatore del 1906, che si poneva l'obiettivo di realizzare la piena integrazione del quartiere con il centro cittadino, diede inizio ad una fase di sviluppo urbanistico con la realizzazione di abitazioni destinate ai ceti medi nella parte più a monte della collina ed a quelli più benestanti lungo la nuova strada litoranea (corso Italia) e nelle sue vicinanze.

Albaro Storica - Scuola Navale

Albaro Storica - Piazza Leopardi

Il proposito era quello di creare un quartiere disteso tra il mare e la collina, con ampi viali adatti al crescente traffico automobilistico e con una ricca dotazione di verde, destinato alle famiglie dell'alta borghesia cittadina.

Dopo la strada litoranea venne realizzata una nuova trama viaria funzionale all'espansione edilizia, che andò a sovrapporsi agli antichi percorsi: vennero così aperte la strada intermedia che tagliava le antiche crêuze e i poderi ed una serie di strade di collegamento da mare a monte, aprendo la via alla moderna lottizzazione: scomparsi orti e parchi, si è così sviluppato, com'era nelle premesse, un quartiere residenziale considerato il più elegante ed esclusivo della città.

Albaro Storica - Boccadasse

Albaro Storica - Lido

Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti non risparmiarono certo il quartiere: nel 1942 venne colpita la già citata Villa Saluzzo Bombrini così come altre residenze storiche; anche il Conservatorio Paganini riportò seri danni e numerose chiese subirono la stessa sorte, tra queste Santa Maria al Prato, quasi distrutta. Ad Albaro come nel resto della città si combatté duramente fra il 24 ed il 25 aprile del ’45, e proprio Via Pozzo e Via Giordano Bruno furono fra gli ultimi presidi abbandonati dai tedeschi prima della resa, unica in Italia, ottenuta da un esercito di popolo, quello genovese.

In questa categoria:

Cerca all'interno di questa categoria: Cerca | Reset
Powered by WebTV Solutions