Genova Superba - Quartiere Centro
Quello che adesso è il centro cittadino di Genova, che si estende da piazza da Ferrari alla stazione Brignole, è in realtà diviso in 2 'sestieri' storici:
Portoria
Il nome deriva dalla porta presente nelle mura del Barbarossa, detta Porta Aurea o Porta d'Oria (perchè sul limitare delle proprietà della famiglia Doria). Comprende la parte alta di via XX Settembre da piazza De Ferrari fino al Ponte Monumentale e Piccapietra.
Storicamente questo era un quartiere popolare, sede di numerose corporazioni di mestieri e artigiani, in esso erano presenti due centri opedalieri ormai scomparsi: Pammatone fondato da Bartolomeo Bosco e degli Incurabili fondato da Ettore Vernazza. Originariamente e fino al III secolo a.C. la zona era occupata da una vasta necropoli etrusca.
Nel 1746 nacque qui la rivolta di Balilla, sollevazione dei genovesi contro l'esercito austro-piemontese.
Con la realizzazione di via XX Settembre a fine Ottocento venne modificato completamente la natura e l'aspetto del quartiere in cui oggi si mescolano lo style liberty e lo stile razionalista.
Fra i moin de Piccaprïa che fan stramûo
ghe n’ëa de casa donde son nasciûo
ghe son passòu pe caxo stamattin
ma forse o chêu o guidava o mae cammin
chi l’é de Zena ou sa perché ‘n magon
o m’ha impedïo de dî quest’orassion
Piccon dagghe cianin
mi son nasciûo chi sotta ‘sto camin
son muage che m’han visto co-o röbin
arreguelâme in gïo co-o careghin
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San Vincenzo
Il nome deriva dalla omonima chiesa oggi sconsacrata. Anticamente era un borgo esterno alle mura cittadine chiamato "Borgo Bisagno" costituito dalla case allineate lungo la strada medioevale che uscendo dalla città si dirigeva a levante superando il Bisagno al ponte di S. Agata nei pressi del "Borgo degli Incrociati" e da una zona pianeggiante a destinzaione agricola , detta Abrara.
Via San Vincenzo era l'ultimo tratto della via di Porta Romana, una delle vie più antiche di Genova, e ancora oggi ha mantenuto qualche piccolo scorcio dell'antico aspetto.
Non subì molte variazioni fino all'Ottocento, quando venne costruito il manicomino nella attuale via Cesarea, presto distrutto per far posto alla nuova via XX Settembre.
Nei primi due decenni del Novecento venne completata l'urbanizzazione della zona di Abrara con la scomparsa della zona gricola e la realizzazione di un quartiere residenziale e commerciale.
Il Ponte Monumentale fu costruito a fine Ottocento in sostituzione della porta delgi Archi, smontata e spostata. Negli stesi anni venne costruito il "Mercato Orientale", progettato per dare una sede stabile alla vendita dei prodotti agricoli provenienti dalla Val Bisagno.